Vertice di Sofia: i Balcani al centro del dibattito europeo



 

A distanza di quindici anni dal vertice di Salonicco del 2003, si è concluso giovedì scorso a Sofia il nuovo vertice europeo incentrato sui Balcani. In particolar modo, il vertice si è basato sul tema dello sviluppo della connettività nell’ambito dei trasporti, dell’energia e della digitalizzazione sia nell’area balcanica che tra questa e l’Unione europea. L’Unione Europea, infatti, come dimostrano gli ultimi dati Eurostat, rappresenta il principale partner commerciale dei paesi di quest’area sia in termini di importazioni che di esportazioni. 

Il vertice, fortemente voluto dalla Bulgaria che detiene la presidenza di turno dell’Ue, è stato organizzato con l’obiettivo di continuare a favorire la discussione di un ampliamento dell’UE verso l’area balcanica. Il 17 aprile scorso, la Commissione Europea ha dato infatti il via libera ai negoziati per l’adesione di Albania e Fyrom (ex repubblica jugoslava di Macedonia), passando la palla ai 28 capi di stato e di governo che, nel prossimo Consiglio europeo che si terrà il 28 giugno, dovranno prendere una decisione in tal senso. 

Da un lato, si sono registrati grandissimi passi in avanti soprattutto in merito alla questione macedone. Dopo anni di discussioni infuocate sul tema, il premier greco Alexis Tsipras ha chiaramente aperto ad una soluzione definitiva sulla questione del nome dell’ex repubblica jugoslava macedone. Già in un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk prima del vertice, il premier greco aveva garantito di voler raggiungere una soluzione soddisfacente prima dell’apertura del prossimo summit europeo di giugno.

Dall’altro lato, invece, ha provocato un certo imbarazzo la decisione del premier spagnolo Rajoy di non presentarsi al vertice a causa della presenza dei rappresentanti politici kosovari. La Spagna, insieme a Cipro, Grecia, Romania e Slovacchia, non ha mai riconosciuto l’indipendenza del paese dalla Serbia. Tale decisione può essere analizzata alla luce dei problemi interni al paese iberico: riconoscendo il Kosovo, infatti, il rischio potrebbe essere quello di alimentare le istanze indipendentiste catalane. Nonostante ciò, il premier bulgaro Borisov non solo ha assicurato ai rappresentanti di Pristina la possibilità di partecipare al vertice, ma ha anche lavorato affinché la dichiarazione finale del vertice fosse più equilibrata in modo da ricevere anche la firma e l’appoggio degli spagnoli. 

Nonostante gli sforzi compiuti dalla Bulgaria, ancora non è chiara quale sarà la roadmap che i paesi dell’Ue seguiranno nel vertice di giugno, data la pluralità di visioni differenti sulla questione del coinvolgimento dei paesi balcanici nel progetto europeo. In particolar modo, due possono essere considerate le posizioni principali.  Da un lato c’è chi spinge, come ad esempio l’Alto Rappresentante per la politica estera Federica Mogherini e il commissario europeo per l’allargamento Johannes Hahn per l’apertura dell’Unione ai paesi dell’area, con l’obiettivo di facilitare la crescita e lo sviluppo dell’economia e dello stato di diritto e di sottrare definitivamente i Balcani dall’influenza russa. Dall’altro lato, invece, Germania e Francia sono più prudenti. In particolar modo, il presidente francese Macron ha sottolineato come l’adesione di questi nuovi paesi possa avvenire soltanto se si modificano i trattati europei, permettendo dunque una maggiore cooperazione politica tra i paesi che lo desiderano e rilanciando di fatto il progetto dell’Europa a più velocità. Secondo il presidente francese, infatti, il rischio di un’Unione europea allargata anche all’area balcanica potrebbe essere quello di paralizzare i lavori delle istituzioni europee, in particolar modo quelle di carattere intergovernativo come il Consiglio europeo. Su tale questione, il presidente francese potrebbe ricevere l’appoggio tedesco e di fatto rilanciare l’agenda delle riforme. 

Enrico Cocina

Per approfondire: 

  1. http://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/politica/2018/05/17/eurostat-ue-partner-commerciale-chiave-per-i-balc_c0e570b1-e06d-483a-aec9-89a108f25db8.html
  2. http://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2018/05/15/macedonia-fonti-ue-soluzione-nome-entro-prima-meta-giugno_c3b843db-4900-4e8e-b0b2-90dc8c6a1edc.html
  3. http://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2018/05/18/macedonia-bulgaria-rete-ferroviaria-skopje-sofia-entro-2023_a6948ade-2e90-4a63-acc8-25fa0f8b7184.html
  4. http://www.consilium.europa.eu/media/34790/sofia-declaration_it.pdf
  5. https://eastwest.eu/it/opinioni/european-crossroads/balcani-unione-europea-allargamento-vertice-sofia

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