#RadioAut – Pandemie e Mercati : presente e passato degli effetti delle pandemie


 

 


La definizione che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dà in merito non potrebbe essere più chiara : una pandemia è la diffusione in tutto il mondo di una nuova malattia e generalmente indica il coinvolgimento di almeno due continenti, con una sostenuta trasmissione da uomo a uomo.

Che il virus SARS-CoV-2 (più comunemente conosciuto come Coronavirus o Covid-19) rientri in questa particolare categoria è ormai ufficiale, dopo la conferenza stampa tenuta dal Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus lo scorso 11 Marzo. Un dato magari meno conosciuto è che dal 1920 al 2020, nell’arco quindi di 100 anni, sono ben 13 le Epidemie-Pandemie con diffusione globale che sono state ufficialmente registrate : ciò che però distingue la pandemia di Covid-19 dalle precedenti è l’incredibile effetto che questa sta avendo sulle istituzioni economiche e bancarie.

Da oltre una settimana, infatti,  gli indici di borsa delle maggiori piazze mondiali colano a picco con l’indice di Milano arrivato a perdere addirittura il 23,3% del proprio valore in una sola settimana di Lockdown in Italia e gli indici europei che seguono poco dietro in quello che è già stato rinominato “Il Giovedì Nero”.

Effetto simile, storicamente parlando, si ebbe in modo particolare con la grande pandemia (Pandemia, esatto, in quanto di fatti presente all’epoca in praticamente tutto il mondo conosciuto, dalla Cina al Portogallo) di Peste Nera nel corso del ‘300 e le conseguenze economiche che questa portò nei mercati. Certo, sempre utile è evitare inutili iper-allarmismi e paragoni improbabili in una situazione di caos e incertezza come quella attuale ma ,in un contesto squisitamente storico e puramente basato sull’analisi dei dati e dei fatti che tali pandemie ebbero sui mercati globali, diviene possibile una comparazione quanto più oggettiva possibile.

Una primissima, interessante, coincidenza va ricercata pochi anni prima delle due pandemie : nel 1345 nel caso della Peste (e quindi appena due anni prima dell’effettiva epidemia) e nel 2008 per il Covid-19 (Una distanza, qui, di dodici anni). La seconda data potrebbe suonare decisamente più familiare della prima, si tratta infatti dell’anno che segnò l’inizio della crisi economica globale in seguito al fallimento della compagnia di Private and Investment Banking “Lehman Brothers” negli Stati Uniti, colosso del settore finanziario mondiale che portò con il suo crollo da oltre 600 miliardi di dollari al successivo effetto domino globale. Il 1345 è da ricordare per un avvenimento decisamente molto simile : il fallimento del Banco dei Bardi di Firenze, una delle più importanti istituzioni bancarie medievali in Europa. Era il periodo della grande bolla delle banche medievali, che godevano di enorme potere e potevano permettersi di mettere mani in tasca ad ogni sovrano del continente, incluso lo stesso pontefice. Di fatto, ogni sovrano aveva ormai accumulato, fra guerre, sfarzi, imprese e così via, una considerevole somma di debiti con le banche che si riprometteva lentamente di pagare e che permetteva al sistema di andare avanti. Fu però quando, nel 1345 appunto, Edoardo III di Inghilterra dichiara bancarotta che il gioco dei Bardi salta. La perdita stimata per il banco fiorentino è di oltre un milione e centomila fiorini, una cifra enorme per l’epoca. Nel 1345 solo a Firenze in meno di due anni oltre 350 banchi dichiarano fallimento : il numero di quelli chiusi nel resto d’Europa è praticamente incalcolabile. Il sistema economico in vigore crolla in pezzi.

E con l’arrivo della Peste? Si ebbe anche qui una sorta di “Giovedì Nero”. I lunghi ed estenuanti periodi di quarantena imposti da numerosissime città massacrarono l’economia di mercato, uniti a potenti alluvioni (che , nella testa del lettore, potrebbero in qualche modo associarsi ai devastanti incendi dei mesi passati) portarono ad un vero e proprio collasso della società europea che inizierà a riprendersi solo a partire dagli anni 60 del XIV secolo.

E le “Equipe mediche specializzate” ? Non sono di certo recente istituzione. Tutti abbiamo in mente la tipica e stereotipata figura del “monatto”, il dottore della peste, con le sue vesti neri e la caratteristica maschera. Ecco non era raro, come accade ora, che vere e proprie Equipe di monatti venissero mandate non solo di città in città all’interno di uno stesso territorio ma, esattamente come accade in questi giorni, a fornire consulenza anche presso le corti di altri regnanti : ogni conflitto si congelava, ogni divergenza si sotterrava. La stessa Guerra dei Cent’anni, più per le insostenibili condizioni che per reciproco affetto fra le corone di Inghilterra e di Francia, venne momentaneamente interrotta e per quasi un decennio nessuno scontro si tenne.

Curiosamente, la storia continua a ripetersi anche nelle soluzioni adottate : esempio fondamentale ne è la Milano dei Visconti, che con uno strettissimo controllo della circolazione di merci e persone e l’imposizione di rigidi periodi di coprifuoco riuscì a dimezzare le perdite rispetto alla media europea (Circa il 15% della popolazione contro una media del 30%) o la Polonia di Casimiro III che impose la chiusura di tutti i confini terrestri, venendo risparmiata dal Morbo.

Insomma, oggi come 700 anni fa continua a vincere chi #RestaInCasa e segue le direttive del proprio governo. Lo avevano capito gli antichi, lo capiremo anche noi.

E se è passato per loro, passerà anche per noi.

Salvatore Daniele Morgante

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