L’import – export cinese degli ultimi otto mesi resiste alle impennate statunitensi sui prezzi e porta ottimi risultati: alcuni dati ufficiali



Il commercio estero della Cina ha registrato una crescita costante nei primi otto mesi di quest’anno, nonostante le tariffe più elevate imposte dagli Stati Uniti sui prezzi dei prodotti, come hanno mostrato dati ufficiali sul sito dell’Amministrazione Generale delle Dogane lo scorso fine settimana (http://english.customs.gov.cn/). L’andamento commerciale è salito del 9,1% su base annua a 19,43 miliardi di yuan (circa 2,85 miliardi di dollari Usa) nei primi otto mesi del 2018, ha detto l’Amministrazione generale delle dogane (GAC). In questi primi otto mesi, le esportazioni e le importazioni di prodotti nell’ambito della categoria di commercio generale, differenziate da quelle del commercio di trasformazione, hanno guadagnato il 13,1% da un anno fa a 11,43 miliardi di yuan, pari cioè al 58,8% del commercio estero totale (2,1 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2017).

In particolar modo è emerso che le esportazioni sono aumentate del 5,4% su base annua nel periodo gennaio-agosto a 10,34 miliardi di yuan, mentre le importazioni sono cresciute del 13,7% a 9,09 miliardi di yuan, con un surplus commerciale di 1,25 miliardi di yuan, che si è ridotto del 31,3%, sempre secondo il GAC. 

Ad agosto, le esportazioni sono aumentate del 7,9%, superiori quindi a quelle di luglio, stimate al 6%. I dati di agosto sono stati ampiamente osservati poiché è stata la prima lettura da quando sono entrate in vigore le nuove tariffe americane per 16 miliardi di dollari statunitensi. 

A partire dal 23 agosto, gli Stati Uniti hanno schiaffeggiato una tariffa aggiuntiva del 25% su 16 miliardi di dollari statunitensi di importazioni cinesi, a cui la Cina ha risposto con una misura di ritorsione equivalente. La mossa è arrivata dopo che le tariffe addizionali su 34 miliardi di dollari statunitensi in importazioni cinesi sono entrate in vigore il 6 luglio. 

I dati di sabato hanno mostrato che le esportazioni cinesi non si sono deteriorate fin’ora con un forte volume di esportazioni a sostegno del valore totale, ha detto in una nota di ricerca China Merchants Securities. Il commercio del paese con i principali partner commerciali ha visto un aumento durante il periodo gennaio-agosto: il commercio con l’Unione Europea, il suo maggiore partner commerciale, è salito del 6,2% e il volume degli scambi con gli Stati Uniti e i paesi dell’ASEAN è aumentato rispettivamente del 5,9% e dell’11,8%. I dati hanno mostrato che il commercio con i paesi lungo la Nuova via della seta ha totalizzato 5,31 miliardi di yuan, in crescita del 12% su base annua; vale a dire 2,9 punti percentuali in più rispetto al tasso di crescita medio.

In una nuova situazione quale quella attuale, contrassegnata da una pressione di profondo ridimensionamento e da elementi economici insidiosi, il rapido sviluppo del commercio dei servizi, in veste di nuova forza motrice del commercio con l’estero e allo stesso tempo nuova fonte di crescita economica, riveste un significato cruciale sia per la Cina che per il mondo intero.

Giulia Guastella

Fonti:

http://en.people.cn/n3/2018/0909/c90000-9498693.html 

http://english.gov.cn/archive/statistics/2018/09/08/content_281476294243616.htm

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