Antonio Tajani – Un italiano alla testa del Parlamento europeo



ansa - tajani - Il vicepresidente Ppe Antonio Tajani Antonio Tajani in una foto del 10 ottobre 2012 a Bruxelles . ANSA/JULIEN WARNAND

Antonio Tajani Nuovo Presidente del Parlamento Europeo – Antonio Tajani in una foto del 10 ottobre 2012 a Bruxelles . ANSA/JULIEN WARNAND


Con 351 voti dall’Assemblea di Strasburgo, contro i 282 ottenuti dal candidato socialista Gianni Pittella Antonio Tajani del Partito Popolare europeo è il nuovo presidente del Parlamento europeo (PPE).

Parla inglese, francese e spagnolo in nuovo presidente eletto, nato a Roma, classe 1953. Dopo la laurea in giurisprudenza è stato ufficiale dell’aeronautica militare italiana. Dopo è arrivata la conversione al mondo del giornalismo ricoprendo la carica di giornalista parlamentare redattore de “Il Settimanale”; conduttore in Rai; responsabile della redazione romana de “Il Giornale”. È stato inviato speciale in Libano, Unione Sovietica e Somalia.

La svolta politica è arrivata nel 1994 quando con Silvio Berlusconi ha fondato Forza Italia Nel governo Berlusconi I (1994-95) è stato portavoce del presidente del Consiglio, ma quasi contemporaneamente viene eletto parlamentare europeo, poi confermato nel 1999 e nel 2004. Alle elezioni europee del 2004 è stato eletto con la lista di Forza Italia nella circoscrizione centro, ricevendo 122 000 preferenze, e quindi entrando a far parte del PPE.

Dal maggio 2008, è subentrato a Franco Frattini alla Commissione Barroso I, di cui è stato uno dei 5 vicepresidenti, assumendo il ruolo di Commissario europeo per i trasporti. Come tale si schierò a favore del piano di salvataggio di Alitalia attraverso l’inserimento di capitali privati nella compagnia aerea. Nel 2010 è stato riconfermato come membro di nazionalità italiana della Commissione Barroso II ottenendo l’incarico di commissario europeo per l’industria e l’imprenditoria e rimanendo uno dei 4 vice-presidenti della Commissione.

La conferma di Tajani è seguita al declino della candidatura di Massimo D’Alema come alto rappresentante per la politica estera. Per Tajani si sarebbe prefigurata in alternativa la candidatura come presidente della Regione Lazio.

Durante il suo mandato nel 2009 è stato creato il programma Erasmus per giovani imprenditori. Iniziativa di Antonio Tajani, il progetto “50.000 turisti”, lanciato il 1º giugno 2011, è volto a favorire il turismo di bassa stagione tra l’America Latina e l’Europa, servendosi di una solida cooperazione tra i governi europei, l’industria turistica e le compagnie aeree.

Nel marzo 2013 il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha incaricato Tajani di presiedere il nuovo gruppo di lavoro Ue-Brasile, di cui faranno parte anche il Commissario europeo per il Commercio Karel De Gucht e il Commissario europeo per la ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn. Il gruppo si occuperà di valutare le opportunità di cooperazione industriale tra Ue e Brasile, specie nei settori più tecnologici.

Nel novembre 2014, Antonio Tajani ha rinunciato all’indennità transitoria di fine mandato che gli sarebbe spettata in quanto ex vicepresidente della Commissione: un ammontare di circa 13 mila euro al mese per tre anni, quindi 468 mila euro totali che Tajani ha scelto di non ricevere per una “scelta di coscienza”. Infatti, il 16 aprile 2014 viene ufficialmente candidato alle elezioni europee come capolista di Forza Italia nella Circoscrizione Italia centrale (che raccoglie i 14 collegi elettorali della Toscana, dell’Umbria, delle Marche e del Lazio).

Il 17 Gennaio 2017 viene nominato presidente del Parlamento europeo, eletto al quarto scrutinio. I gruppi Ppe e Alde al Parlamento europeo avevano siglato un accordo di cooperazione che di fatto ha spinto Antonio Tajani verso la presidenza dell’eurocamera. Il candidato liberale dell’Alde Guy Verhofstadt ha ritirato la sua candidatura. Per questo Ppe e Alde, al di là delle loro differenze ideologiche, hanno deciso di lavorare insieme strettamente e offrire una piattaforma comune come punto di partenza per questa cooperazione pro-europea. Quando il PPE ha deciso di candidarlo, Tajani ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Ho deciso di candidarmi alle elezioni europee per cambiare questa Europa e dire no alla politica del rigore e dei sacrifici. La mia priorità è la creazione di nuovi posti di lavoro e per questo occorre una politica industriale di sostegno alle imprese. Voglio insomma continuare il lavoro svolto in questi anni, che mi ha permesso di far approvare la mia proposta di una nuova politica industriale, mettendo all’angolo un’economia basata solo sulla finanza. Voglio anche continuare la mia battaglia per far pagare tutti i debiti che la pubblica amministrazione ha con le piccole e medie imprese perché i cittadini non possono essere inseguiti da Equitalia in un paese dove lo Stato non da il buon esempio.

Il Presidente Tajani vanta 4 onorificienze: Gran Croce dell’ordine di Bernardo O’Higgins (2015 in Cile), Cavaliere di Gran Croce dell’ordine del Fedele Servizio (Romania), Ufficiale dell’Ordine della Legion d’Onore (Francia 2012), Gran Croce dell’Ordine al Merito Civile (2013 Spagna).

Secondo le ultime notizie, l’avversario Gianni Pittella già alla prima votazione non era riuscito ad ottenere un numero di voti tale da poter contrastare Tajani. Tuttavia, sono stati necessari 4 scrutini al fine di raggiungere la maggioranza dei voti.

Maria Elena Argano

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